Il Rapporto Marina 2024. “La Marina è presente dove serve e quando serve…”

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ROMA – Il 2024 è stato caratterizzato da due teatri di guerra che hanno pesantemente influenzato le aree di interesse del nostro Paese e, in generale, si è distinto per dinamiche geopolitiche e strategiche connotate da una rapidità nei cambiamenti senza precedenti, competizione, instabilità e incertezza. In tale situazione, la Marina ha focalizzato il proprio impegno per soddisfare esigenze imprescindibili quali:

  • essere presenti in mare e nei teatri operativi, per non risultare esposti all’iniziativa altrui e proteggere gli interessi nazionali;
  • preparare lo strumento aeronavale (sistemi d’arma, dotazioni, efficienza, equipaggiamenti, formazione, supporto, etc.) per essere pronti a fronteggiare il confronto militare ad alta intensità in tutti i domini e anticipare gli eventi piuttosto che inseguirli;
  • addestrarci con il massimo realismo per essere rilevanti nel contrasto delle più attuali minacce, recependo in modo adattivo i ritorni dal campo;
  • incrementare le attività di cooperazione, perché nessuno può fare da solo.

Siamo un Paese con oltre 8000 km di coste, posto al centro del Mediterraneo allargato, con un’economia fortemente legata al mare e alla dimensione subacquea, dove le infrastrutture critiche sono sempre più esposte a rischi. Con questa consapevolezza abbiamo affrontato quotidianamente, con senso di responsabilità e quale parte integrante dell’ecosistema della Difesa, il gravoso impegno richiesto a noi tutti per la tutela della sicurezza e della prosperità del Paese. Un impegno essenziale per proteggere il cluster marittimo nazionale – del quale la Marina è una costola fondamentale – per mantenere aperte le vie di comunicazione marittima e gli stretti, per sorvegliare e mantenere sicuri i fondali e per proiettare diplomazia, cultura e Made in Italy, nonché per dare supporto al terzo settore in virtù di quello che è il nostro DNA, ovvero non lasciare nessuno indietro.

(Vedi il documento)

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